I Ponti di Marmo della Venezia
Una visita alla scoperta degli storici ponti della Venezia e di quei messaggi vergati da uomini di mare, di epoche ormai remote.
La Seconda Guerra Mondiale ha distrutto gran parte del centro storico, cancellando le testimonianze più antiche di Livorno . Sebbene ben poco si è salvato,oggi anche quelle residue testimonianze di epoche passate rischiano di andare perdute per colpa dell’incuria,del degrado e del tempo. Fra queste vi sono degli straordinari messaggi di epoche ormai lontane ,che si trovano tuttora incisi sulle spallette di marmo di due ponti, realizzati a cavallo tra ’600 e ’700 in occasione dell’ampliamento del quartiere “Venezia”: Sia sul Ponte di Marmo all’inizio dell’elegante via Borra, sia sul Ponte S.Giovanni Nepomuceno in via della Madonna. Sconosciuti ai più, queste incisioni lasciate secoli fa nella dura pietra , oggi corrono il serio pericolo di scomparire per sempre. Sono scritte che ci parlano di un mondo passato,che raccontano storie di Livornesi e non, che qui vissero ed ebbero uno stretto rapporto con il mare.Da sempre incentrata sull’economia marinara, Livorno, oggi com allora era un importante porto e punto di riferimento nel Mar Mediterraneo. I traffici mercantili costituivano una risorsa molto importante per la città, tanto che furono costruiti dei fossi navigabili per permettere alle merci di arrivare dentro la città fin alle singole cantine adibite ad uso magazzino, solitamente poste sotto l’abitazione o la bottega dei diversi mercanti.
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Il Cisternone di Pasquale Poccianti
Alla scoperta del Cisternone , della sua storia e di quella di colui che progettò l’edificio ,grazie al contributo della amiche del blog Followingyourpassion
Pasquale Poccianti ricopre il ruolo d’ingegnere delle Regie Fabbriche (1806-1835)per un periodo di circa trent’anni, studiò architettura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Il Poccianti lavorò a Firenze (ad esempio al Palazzo Pitti), a Pisa, a Lucca, a Poggio a Caiano e a Livorno dove costruì Il Cisternone, uno dei principali esempi neo-classici, con riferimenti anche all’opera utopistica e rivoluzionaria degli architetti come Étienne-Louis Boullée e Claude-Nicolas Ledoux.
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Le statue della Chiesa dei Greci Uniti
Dal blog Followingyourpassion
Oggi vi racconto una breve storia che si svolge nel panorama labronico.
Mi sento dire spesso della mia città che è priva di storia, che non è bella come altre e che nessuno fa niente per migliorarla. Io rispondo che “il bello e il brutto” sono ovunque per il rispetto di quella “legge di compensazione” antica come la vita, spetta a noi decidere che cosa deve prevalere e siamo noi che decidiamo se la città dove viviamo deve essere bella, abitabile, sostenibile oppure no. Livorno è nata come porto pisano, non è Firenze, non è Venezia (anche se uno dei quartieri porta il suo nome), non è Pisa, ma Livorno ha pure lei una storia, solo che è nascosta agli occhi dei più! Sappiamo che vi erano pirati e gente di ogni sorta, ma sono proprio tutte queste culture che hanno costruito la città.
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Casa natale di Amedeo Modigliani
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera
La casa natale di Amedeo Modigliani si trova a Livorno, in via Roma numero 38, non distante dalla centrale piazza Attias. Qui, il 12 luglio 1884, nacque il celebre pittore labronico, quarto figlio di una famiglia appartenente alla numerosa
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LIVORNO E LE TESTIMONIANZE DI MULTICULTURALITA’
- La presenza in città di numerose comunità straniere, determinò l’apertura di numerosi spazi dedicati alle diverse confessioni religiose sin dal XVI secolo. Tra questi abbiamo visitato e ricordiamo:
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Com’è bello il Cisternone!
Abbiamo visitato il Cisternone, una struttura veramente bella ed interessante dal punto di vista storico e culturale che pochi livornesi hanno avuto modo di viverla, ammirarla, respirarla. Complimenti alle guide di Agave http://www.agaveservizi.it ed a Valeria che ci ha accompagnati. Ad ASA ed alle Istituzioni un caloroso “teniamo aperto al pubblico il Cisternone!” Questa struttura non ha niente da invidiare alle cisterne dei grandi acquedotti europei .
Da vikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Cisternone_(Livorno)
Il Cisternone, o Gran Conserva, è un monumentale serbatoio in stile neoclassico realizzato nella prima metà del XIX secolo dall’architetto Pasquale Poccianti, per l’approvvigionamento idrico di Livorno.
Ancor oggi funzionante, è situato ai margini della città ottocentesca, sulla direttrice di quello che fu il viale degli Acquedotti (oggi viale Giosuè Carducci), nei pressi della chiesa di Sant’Andrea e del Complesso “A. Gherardesca”.
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