Viaggio di un piemontese alla scoperta del Cacciucco
Dal Magazine culturale del Comune di Livorno del 18 novembre u.s.
Il Cacciucco Livornese, il piatto simbolo della cucina labronica, avrà la sua certificazione per essere il vero “Cacciucco Livornese Tipico Tradizionale 5 C”: 5 C in quanto 5 sono le c che lo contraddistinguono (spesso fuori città viene indicato come “Caciucco”) e perché il processo di preparazione della ricetta prevede che sia Caratteristico-Classico, Cucinato con Cura e Competenza.
La certificazione del piatto, necessaria per tutelare e valorizzare l’identità della ricetta, è stata al centro del convegno “Cacciucco Livornese tipico-tradizionale 5C “ che si è svolto mercoledì 11 novembre alla Camera di Commercio di Livorno promosso dalla ProLoco Livorno, in collaborazione con il Comune e la Camera di Commercio.
L’obiettivo è quello di tutelare e valorizzare l’identità della ricetta; informare, orientare e tutelare i consumatori, e diffondere, sia in Italia che all’estero, la ricetta livornese tipico-tradizionale del Cacciucco mediante la creazione e il lancio del marchio di certificazione, contribuendo, in un processo di marketing territoriale, a valorizzare e rinforzare l’attrattiva turistica della gastronomia tipica livornese.
Il protocollo di certificazione fin qui elaborato è frutto di un lavoro certosino e accurato condotto da numerosi soggetti e rappresenta il primo passo di un progetto complessivo di rilancio della tradizione gastronomica livornese che il prossimo anno vedrà l’organizzazione del primo Festival del Cacciucco.
Giuseppe Chionetti, responsabile del progetto per la ProLoco Livorno, spiega come è nata l’iniziativa e come lui, piemontese doc, ha conosciuto il piatto labronico più tipico e se ne è innamorato.
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Nonostante io sia un piemontese, ho sentito parlare di Cacciucco sin dall’infanzia quando durante le elementari (siamo a metà degli anni 50 del secolo scorso) trascorrevo quasi tutte le vacanze estive nella fattoria di mio nonno, vignaiolo nelle langhe.
Mi ricordo che c’erano delle splendide galline bianche e che mio nonno soleva dire a tutti con fierezza: “le nostre galline sono di pura razza livornese”.
Questo aggettivo m’incuriosiva perché richiamava un paese che io non conoscevo e che mi sembrava molto lontano, quasi esotico.
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Presentazione della certificazione del CaCCiuCCo livornese 5 C
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Tutela del cacciucco livornese
Si è svolta il 24 giugno u.s., nella sala Ferretti della Fortezza Vecchia, la prima riunione del comitato tecnico di schema per la valorizzazione e tutela del cacciucco livornese tipico tradizionale.
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5 e 5 pane e torta
Proprio così, 5 lire di pane e 5 lire di torta (di ceci) questo si usava dire nelle torterie livornesi quando i nostri nonni andavano a comprare il panino con la torta! Oggi è chiamato solo 5 e 5 per affezione alla tradizione, anche perché le nostre amate lire ce le siamo quasi dimenticate…ma questa è tutta un’altra storia…
Torniamo a noi e cominciamo dalle origini.
Era il 1284, durante la Battaglia della Meloria, fra Genova e Pisa, che si svolse nello specchio di mare a poche miglia di distanza dalla nostra città, un’imbarcazione genovese carica di prigionieri pisani, sconfitti, si imbatté in una tempesta riportando gravi danni e imbarcando acqua nelle stive che contenevano le provviste. Fra i prodotti c’erano grandi quantità di ceci che si ammollarono nell’acqua salata imbarcata dalla nave e si mescolarono ai barili di olio d’oliva trasportato nelle stesse stive andando a creare una poltiglia poco appetitosa… Quando tornò il bel tempo fu scoperto il danno ed essendo rimaste poche provviste, la poltiglia venne data ai prigionieri che la rifiutarono, ma i giorni passavano ed i morsi della fame aumentavano, così qualcuno si riappropriò della scodella di poltiglia che nel frattempo era rimasta al sole e si era seccata, diventando croccante e gustosa.
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Scoprire Livorno
Livorno é la terza città della Toscana per numero di abitanti ,e uno dei più importanti porti italiani . Queste affermazioni , di certo vere , non bastano però a spiegare e illustrare tutte le sfaccettature della città costiera . Nagnata dal mar Tirreno , Livorno è una città dal clima piacevole , con estate e inverni miti , il sole splende sulla città per gran parte dell’anno . Questo la rende una metà incantevole d’estate , dove si può scegliere di trascorrere una serena vacanza , per godere dello splendido mare livornese , davvero meraviglioso il tratto di costa di Antignano equello del Romito, costituito da pittoresche cale (Calafuria , Cala del Leone ,ecc). Ma anche una città che offre molte altre sorprese , e che quindi può essere la metà ideale per vacanze invernali o per trascorrerci anche una sola giornata . Livorno offre possibilità di Shopping , con i meravigliosi negozi del centro storico .Ma c’è anche una Livorno antica da scoprire , con le sue fortezze medicee , le sue chiese e lo splendido santuario di Montenero ,e le testimonianze di un passato fatto dal coesistere di molti gruppi etnici (e religiosi) diversi (ville , cimiteri ,ecc) . La città ci potrà così mostrare , architetture splendide e musei di arte ( come quello Fattori ) , o di vario genere ( museo di storia naturale , acquario , museo ebraico ,ecc) , ma qui potremo anche incontrare la storia di personaggi famosi di ogni genere , due fra tutti , il compositore Pietro Mascagni (autore della “Cavalleria Rusticana” e il pittore Amedeo Modigliani , nati nella proprio nella città labronica . E sempre il nome Mascagni , porta anche la splendida terrazza , che affaccia sul mare .
Una città che offre , decisamente molte attrazioni , e che vi saprà regalare momenti unici.
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IL CIRCUITO DI MONTENERO
Il Circuito di Montenero, è stato scenario di diverse competizioni automobilistiche nell'epoca dei Grand Prix (anni venti e trenta), progenitori della Formula 1. Tazio Nuvolari ottenne ben cinque successi, sul tracciato Labroncio tanto che una curva del circuito fu intitolata alla sua memoria.
Il circuito, ricavato dalla normale viabilità stradale, si sviluppava intorno al colle di Monte Nero con partenza ed arrivo sul lungomare di Livorno; la lunghezza totale, nella sua massima estensione, era di circa 20 km, distanza comune per i circuiti prima della seconda guerra mondiale.
Il circuito di Montenero è oggi oggetto di rievocazioni storiche per auto d'ecpoca.
http://it.wikipedia.org/wiki/Circuito_di_Montenero
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