Mostra: ContamInAzioni
ContamInAzioni in Fortezza Nuova
Nel corso del Novecento Paul Dirac, premio Nobel per la fisica nel 1933 e uno dei padri fondatori della meccanica quantistica, si è dedicato con impegno alla costruzione di teorie scientifiche che, oltre a spiegare gli aspetti della natura, fossero anche in grado di ricercarne costantemente la bellezza. Entro quest’ottica, il fisico britannico ha descritto con una formulazione affascinante un fenomeno successivamente noto come Entanglement (“intreccio”) quantistico:
“Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In altri termini, quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce”.
Dunque una segreta tensione reciproca che anima corpi lontani tra loro e che trova una possibilità di estensione anche alla sfera delle esperienze umane e dei sentimenti, nella convinzione di un potere duraturo che si sprigiona dall’incontro tra persone, oggetti e ambiente che li accoglie.
Da questa suggestione di partenza trae ispirazione ContamInAzioni, il progetto curatoriale di Francesca D’Aria risultato vincitore di PREMIERE LIVORNO, un bando per curatori under 35 indetto dall’Associazione culturale Blob ART in occasione dello scorso PREMIO COMBAT 2014 e promosso dall’iniziativa regionale Toscanaincontemporanea.
Negli spazi della sala degli Archi all’interno della Fortezza Nuova di Livorno, dal prossimo 7 novembre e per due settimane i visitatori potranno osservare le opere che la giovane curatrice ha selezionato tra tutte quelle iscritte alla passata edizione del Premio, al fine di proporre un racconto visivo di quelle interazioni tra elementi di cui parlava Dirac.
I legami tra due corpi A e B, di qualsiasi natura essi siano, creano un presupposto di continuità nel tempo nonostante la lontananza, capace di condizionare il corso degli eventi in modo perpetuo, a tal punto che si può pensare ad una contaminazione, appunto, nella quale ciò che esisteva indipendentemente in principio risulta modificato e fuso dall’incontro-scontro.
La mostra diviene perciò l’occasione di un’indagine sul concetto di interazione vicendevole tra corpi umani ed elementi naturali, dalla quale scaturiscono mutazioni, variazioni dell’identità e la perdita del confine della propria singolarità, a vantaggio di nuove possibilità di essere, agire, apparire. Le opere esposte mirano ad esplorare una varietà di connubi tra entità estranee, dal cui contatto si producono, come chimicamente, nuove realtà in costante dialogo con lo spazio circostante, in una sinergia tra la legge di natura e l’artificio dell’intervento umano.
La statunitense Anna Rose, con i suoi scatti The Dune, The Street e The Shore presenta una variazione estetica del corpo femminile, la cui forma originaria viene mutata in una nuova immagine mediante l’introduzione di corpi esterni, che avvolgono il fisico trasformandolo. La sua connazionale Anna Garner sfrutta invece il mezzo del video per il trittico Proof and Permutations, in cui l’artista si muove in uno spazio neutro ed entra in conflitto con alcuni materiali, sentiti come ostacoli da abbattere, ma al contempo necessari affinché si compia la simbiosi tra corpo e oggetti. C’è poi la ricerca del duo norvegese Suhrke_Skevik, espressa qui dal progetto Transactions, nel quale il motivo costante è rappresentato dal contatto fisico e problematico tra le due protagoniste dei video, in combinazione con quell’ambiente che fa da teatro all’azione. Voce anche agli artisti italiani, con le installazioni di Alessandro Gattuso e Manuele Mirabella che rendono materialmente la percezione spaziale della contaminazione: Nello specchio degli occhi altrui e Metamorfosi 1 da una parte indicano un’elaborazione che trasforma l’oggetto corpo umano naturale in oggetto d’arte, dall’altra sono l’esempio di una metamorfosi che si attua nello smarrimento dell’identità originaria, lo specchio di infinite e nuove possibilità espressive.
Info:
Mostra: ContamInAzioni
date: dal 7 al 22 novembre
sede: Sala degli Archi, Fortezza Nuova – Scali della Fortezza Nuova – Livorno
curatore: Francesca D’Aria
autori: Anna Rose, Anna Garner, Suhrke_Skevik, Alessandro Gattuso, Manuele Mirabella
orari: dal martedì al sabato 15:30 – 19:00
- ingresso libero -
Coordinamento:
Associazione Culturale Blob Art
T +39 0586 881165
W www.premiocombat.it/premiere
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Livorno Music Festival
É tornato a Livorno un appuntamento di grande prestigio a livello internazionale. Infatti è ricominciato dal giorno 25 agosto il Livorno Music Festival, giunto alla quarta edizione.
Il festival sotto la direzione del Maestro Vittorio Ceccanti è caratterizzato dallo svolgimento di Master Class tenute da docenti di grande rilievo internazionale, come Roland Dyens e Sir Peter Maxwell Davies e frequentate da allievi provenienti da tutta Europa.
Quest’anno, a partire dal 26 agosto il Festival presenta un ambizioso programma con ben 18 concerti in locations suggestive, allo scopo di coniugare la grande musica con la grande bellezza della città che per circa due settimane si trasformerà in un palcoscenico. I concerti si terranno in Fortezza Vecchia, Acquario, Grand Hotel Palazzo, Villa Trossi, Villa Mimbelli, Chiesa di San Ferdinando, Museo di Storia Naturale fino al grande evento all’aperto in Terrazza Mascagni.
I concerti che spaziano dal repertorio classico a quello moderno, contemporaneo e jazz saranno eseguiti dai maestri docenti, anche insieme ai migliori studenti vincitori delle precedenti edizioni.
Inoltre presso l’Istituto Superiore di studi musicali “P. Mascagni”, che ospita i corsi si terranno, presso l’auditorium i concerti pomeridiani degli studenti con ingresso gratuito.
Calendario dei concerti:
Martedì 26 agosto ore 21,00 – Fortezza Vecchia
Teodoro Anzillotti, fisarmonica
J.S. Bach “Variazioni Goldberg”
Mercoledì 27 agosto ore 21,00 – Fortezza Vecchia, Quadratura dei Pisani
Roland Dyens, chitarra
Anais d’Andrea, chitarra
“Classico nelle dita e jazzista nella mente”
Giovedì 28 agosto ore 21,00 – Museo di storia naturale del Mediterraneo
Manuela Custer, mezzo soprano
Laura Pasqualetti, pianoforte
cantanti della classe di Manuela Custe
“Sentieri di musica esoterica attraverso la riforma di Ranieri Calzabigi”
Musiche di Haydn, Salieri, Mozart e Gluck
Venerdì 29 agosto ore 21,00 – Grand Hotel Palazzo
Matteo Fossi, pianoforte
Duccio Ceccanti, violino
Edoardo Rosadini, viola
Giovanni Riccucci, clarinetto
Quartetto ECO, archi
Musiche di Schumann, Strawinski e Dohnanyi
Sabato 30 agosto ore 21,00 – Fortezza Vecchia, Quadratura dei Pisani
Quartetto KLIMT, pianoforte e archi
violinista e violista della classe del Quartetto KLIMT
Musiche di Mozart e Brahms
Domenica 31 agosto ore 17,30 – Villa Trossi Uberti
Ferdinando Vietti, violoncello
Musiche di Bach, Popper, Kodaly e Ligeti
Domenica 31 agosto ore 21,00 – Fortezza Vecchia, Quadratura dei Pisani
in collaborazione con Contempoartnsemble
CONTEMPOARTENSAMBLE
Maurizio Leoni, baritono
Vittorio Ceccanti, direttore
“Eight Songs fr a Mad King” di Sir Peter Maxwell Davies
Mercoledì 3 settembre ore 21,00 – Acquario di Livorno
Francesco Loi, flauto
Alessandra Dezzi, pianoforte
Giuseppe Megna, flauto
Musiche di Bach, Poulenc e Doppler
Giovedì 4 settembre ore 21,00 – Grand Hotel Palazzo
Jeffrey Swann, pianoforte
Dejan Bogdanovich, violino
Pierre Henri Xuereb, viola
Vittorio Ceccanti, violoncello
Alberto Bocini, contrabbasso
pianista della classe di Jeffrey Swann
I Lieder e La Trota di Franz Schubert
Venerdì 5 settembre ore 21,00 – Terrazza Mascagni
Balkan gipsy Klezmer & tarantella band
BARO DROM Orkestar
Mix tra tradizione e innovazione
Sabato 6 settembre ore 17,30 – Villa Mimbelli, Sala degli Specchi
QUARTETTO ECO, archi
Brani in prima assoluta dei compositori della classe di composizione di Peter Maxwell Davies e Christopher Austin
Domenica 7 settembre ore 21,00 – Chiesa di San Ferdinando
Jeffrey Swann, pianoforte
Vittorio Ceccanti, violoncello
Edoardo Mancini, pianoforte
Quartetto ORFEO, archi
Musiche di Mozart, Schumann, Lizst e Dvorack
Costo dei biglietti 10,00 € intero e 6,00 € ridotto
per informazioni 339 3422139
Nei giorni 28, 29 e 30 agosto e 4,5 e 7 settembre alle ore 16,00 si terranno i concerti degli allievi delle master class presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “P. Mascagni”.
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Scopri le due opere di Giotto
Livorno oltre allo splendido mare offre anche tante piacevoli e inaspettate sorprese, è questo il caso di due opere medievali, recentemente attribuite alla bottega di Giotto, e più probabilmente a lui in persona. Giotto di Bondone è sicuramente uno dei personaggi più importanti di tutta l’arte, che mutò radicalmente la pittura Italiana medievale, introducendo novità rivoluzionarie, allora ancora profondamente influenzata da iconografie bizantine. Le sue figure non erano più piatte e schiacciate alla superficie ma acquistavano una solida massa corporea e una resa più realistica, inoltre conosceva la profondità, tanto da caratterizzare i suoi dipinti per architetture che richiamano spesso a modelli classici (greco-romani). Giotto conquistò notevole fama e prestigio, avviando quel processo di emancipazione dell’artista, fino ad allora considerato un semplice artigiano. Fu anche architetto, suo il Campanile del Duomo di Firenze. Le due tavole sono ora al Museo Diocesano Leonello Barsotti in Via del Seminario 61, e noi abbiamo voluto raccogliere delle informazioni per voi dal Catalogo “Cimabue a Pisa. La pittura pisana del Duecento da Giunta a Giotto” di Burresi e Caleca e da alcuni articoli dei due studiosi.
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Il primo abitato di Livorno
Le origini del Villaggio labronico e del suo porto
La storia di Livorno è indissolubilmente legata alla costa e al tratto di mare su cui si affaccia,difatti il primo insediamento abitativo è nato a ridosso del mare , dove oggi si trova il Porto Mediceo e la Fortezza Vecchia . Tale affermazione trova riscontro in una targa marmorea , di quelle che celebrano o commemorano fatti di importante valenza storica e personaggi illustri , collocata in Via Fiume sul palazzo dell’ “I.N.P.S” .
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5 e 5 pane e torta
Proprio così, 5 lire di pane e 5 lire di torta (di ceci) questo si usava dire nelle torterie livornesi quando i nostri nonni andavano a comprare il panino con la torta! Oggi è chiamato solo 5 e 5 per affezione alla tradizione, anche perché le nostre amate lire ce le siamo quasi dimenticate…ma questa è tutta un’altra storia…
Torniamo a noi e cominciamo dalle origini.
Era il 1284, durante la Battaglia della Meloria, fra Genova e Pisa, che si svolse nello specchio di mare a poche miglia di distanza dalla nostra città, un’imbarcazione genovese carica di prigionieri pisani, sconfitti, si imbatté in una tempesta riportando gravi danni e imbarcando acqua nelle stive che contenevano le provviste. Fra i prodotti c’erano grandi quantità di ceci che si ammollarono nell’acqua salata imbarcata dalla nave e si mescolarono ai barili di olio d’oliva trasportato nelle stesse stive andando a creare una poltiglia poco appetitosa… Quando tornò il bel tempo fu scoperto il danno ed essendo rimaste poche provviste, la poltiglia venne data ai prigionieri che la rifiutarono, ma i giorni passavano ed i morsi della fame aumentavano, così qualcuno si riappropriò della scodella di poltiglia che nel frattempo era rimasta al sole e si era seccata, diventando croccante e gustosa.
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Il mare livornese palcoscenico per grandi personaggi
Da sempre indissolubilmente legato con la vita dei livornesi , il nostro mare ha lasciato ricordi stupendi anche nel cuore di chi livornese non era. Molti personaggi storici hanno frequentato il mare labronico, ricordiamone qualcuno…..
“Questo odore marino
che mi rammenta tanto
i tuoi capelli, al primo
chiareggiato mattino.
Negli occhi ho il sole fresco
del primo mattino. Il sale
del mare…”
Questi i primi versi della poesia “Quest’odore marino” del poeta livornese Giorgio Caproni , che nonostante la sua lunga permanenza fuori dalla città , sempre portò nel suo cuore il mare di Livorno. Sicuramente non è stato l’unico poeta a dedicare una poesia al mare labronico , probabilmente citato nella poesia “il Mare” di G.Pascoli , che nell’anno in cui scrisse la raccolta Myricae era a Livorno . Due intellettuali innamorati del mare di Livorno , ma sicuramente non le uniche celebrità che hanno condiviso questo amore.
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