SALVIAMO IL CORALLO DI CALAFURIA
mercoledi 12 agosto 2015 ore 18.00
presso Sala Hotel REX (g.c.) via del Littorale 164
Abbiamo un “TESORO” custodito dal Mare di Calafuria
A Livorno, nel tratto di mare di circa un miglio, da Calignaia al Boccale, si tuffano ogni anno alcune decine di migliaia di sub provenienti da tutta Italia, per ammirare una meraviglia della natura, una biodiversità marina eccezionale come il nostro pregiato corallo rosso che cresce già addirittura a 14 metri di profondità; un sito che purtroppo appare compromesso dalla presenza di “reti fantasma”.
Questa rarità ambientale da salvaguardare rappresenta anche un’opportunità per migliorare la nostra offerta turistica di qualità, un vero e proprio “turismo emozionale”, e conseguentemente una nuova opportunità di lavoro.Ne parliamo con:
ARPAT- mare
GAL Gruppo Archeosub Labronico
Associazione Costiera di Calafuria
Proloco Livorno
Si ringrazia il Comando del gruppo sommozzatori guardia costiera di Genova e di Livorno che hanno effettuato su segnalazione del gruppo “salviamo il corallo di Calafuria” https://www.facebook.com/groups/857557787643366/ , un sopralluogo ed una ispezione nell’area marina interessata
Il mare come materiale di Giorgio Caproni:
Scolpire il mare…
Le sue musiche…
Lunghe,
le mobili sue cordigliere
crestate di neve…
Scolpire
– bluastre – le schegge
delle sue ire…
I frantumi
– contro murate o scogliere –
delle sue euforie…
Filarne il vetro in làmine
semiviperine…
In taglienti
nastri d’alghe…
Fissarne
– sotto le trasparenti
batterie del cielo – le bianche
catastrofi…
Lignificare
le esterrefatte allegrie
di chi vi si tuffa…
Scolpire
il mare fino a farne il volto
del dileguante…
Dire
(in calmerìa o in fortunale)
l’indicibile usando
il mare come materiale…
Il mare come costruzione…
Il mare come invenzione…
(da Il conte di Kevenüller, 1986)